UN MONDO DI OPPORTUNITÀ.
La dimostrazione di un prodotto, la descrizione di un processo aziendale, la simulazione di un corso di formazione per la manutenzione di un motore o di un robot: con la realtà virtuale e aumentata basta indossare un visore, uno smart glass o utilizzare il proprio smart phone, per ritrovarsi in un “altro mondo” tutto da esplorare, manipolando oggetti e usando vista e udito.
La realtà virtuale e aumentata garantisce un senso di immersività e realismo altissimi e offre infinite opportunità alle aziende.
ALCUNE APPLICAZIONI DELLA REALTÀ VIRTUALE E AUMENTATA
MTM Project a seguito della vincita del bando internazionale pubblicato dal ministero degli esteri per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri, sta realizzando un’applicazione in realtà aumentata che consente di effettuare un tour virtuale del Canto V dell’inferno.
Attraverso l’app è possibile visionare il modello dell’inferno in 3D, vedere approfondimenti su alcuni personaggi chiave che saranno attivati scansionando marker specifici, ascoltare le terzine di riferimento e visualizzarle con effetto karaoke, leggere approfondimenti tramite schede tecniche ed immagini, scoprire le influenze di Paolo e Francesca nel mondo grazie ad una lista di opere ispirate alle loro vicende, e tanto altro ancora
Le tecnologie immersive consentono di annullare lo sforzo di immaginazione per comprendere la resa estetica e funzionale di un determinato oggetto o luogo.
Creare, arredare e visitare un appartamento prima che sia costruito, maneggiare e utilizzare un oggetto in fase di concept sono esempi di come la tecnologia possa aiutarci.
In tempi di cambiamenti rapidi la formazione è un elemento chiave per l’industria. Tuttavia le attrezzature sono costose, così come far viaggiare i dipendenti per formarli.
Con la realtà virtuale, la formazione può essere fatta in loco e le macchine non devono essere fermate. La risorsa produrrà le stesse operazioni in modalità virtuale con un ritorno sull’investimento immediato.
La realtà virtuale nelle dimostrazioni pubbliche durante eventi, fiere e roadshow esalta le funzionalità e l’utilizzo dei prodotti.
Far interagire il cliente con il prodotto garantisce il coinvolgimento dello spettatore che vive esperienze immersive ed emozionanti.
Processi produttivi complessi, strumentazioni ingombranti, costose o delicate, rischi per la salute degli individui, perdita del know how: questi sono solo alcuni dei casi in cui le nuove tecnologie possono ridurre costi e rischi grazie a simulazioni sempre più precise e a tecniche di insegnamento sempre più efficaci ed efficienti.
La ricerca medica punta sempre più sull’immersive computing per la cura di particolari tipologie di fobie, forme di dipendenza e disordini post-traumatici da stress.
La tecnologia, per esempio, mette i soggetti davanti alle loro patologie, offre sollievo da traumi e monitora i progressi dei pazienti all’interno di un ambiente controllato e con stimoli misurabili.
Differenti studi considerano la realtà virtuale uno strumento utile alla psicologia dell’esposizione, soprattutto per il trattamento dei disturbi d’ansia di soggetti con scarse capacità immaginative o che rifiutano l’esposizione dal vivo.
Nel caso dei disturbi fobici, il cui trattamento è basato sull’esposizione, l’utilizzo della realtà virtuale consente di fare esperienze altrimenti impossibili. Ad esempio, il tennista che soffre di ansia sportiva inizia a scambiare palleggi con il suo avversario sempre più veloci e potenti, fino a trovarsi all’interno di uno stadio pieno di tifosi.
Un altro esempio può riguardare chi soffre di claustrofobia. La persona si trova all’interno di un ascensore molto grande con poche persone. Man mano che sale l’ascensore diventa sempre più piccolo e affollato.
La realtà virtuale può servire a imparare una lingua o una materia, grazie all’esperienza interattiva con un insegnante virtuale.
Nel caso dell’insegnamento di una lingua straniera, il docente potrà assumere le sembianze di un turista a Londra in cerca di informazioni. L’utente dovrà rispondere alle sue domande sempre più complesse, allenando così la sua pronuncia.
E’ possibile ricostruire le scene formative in cui il soggetto può muoversi e interagire con il proprio corpo.
In questo modo ogni scelta genera nuovi scenari navigabili e nuove interazioni.